9 aprile 1975
Registrazione | I-TIDA | |
Aereo | Fokker F-28-1000 | |
Matricola | 11014 | |
Codice volo | IH 779 | |
Luogo | Aeroporto di Bergamo | |
Da | Bergamo | |
A | Roma Ciampino | |
Fase del volo | Decollo | |
Equipaggio | 4 (0 deceduti) | |
Passeggeri | ? (0 deceduti) |
In decollo dall’aeroporto di Bergamo, non appena staccatosi dal suolo, l’aereo subisce una significativa perdita di potenza di entrambi i motori, stallando e ricadendo al suolo. Nell’impatto cede il carrello anteriore, e l’aereo si arresta – fortunatamente senza provocare vittime – circa 200 metri oltre la testata della pista. I danni riportati rendono l’aereo irrecuperabile.
L'F-28-1000 I-TIDA a Pisa nel giugno del 1981 (Foto: Diederik R Vels Heijn).
L'F-28-1000 I-TIDA poco dopo l'incidente del 1975.
Il relitto dell'F-28-1000 I-TIDA cannibalizzato ed accantonato sull'aeroporto di Bergamo. Sulla questione dei rimborsi assicurativi di questo incidente scaturirà una lunga polemica con strascichi giudiziari tra l'Itavia e l'Assitalia (Foto: Archivio JP4 Aeronautica).